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Dal 7 gennaio 2013 – 31 dicembre 2013 con incontri presso la Fondazione Memoria della Deportazione, Via Dogana 3 e scuole coinvolte

Alla luce delle finalità della Fondazione, sorta grazie all’impegno dell’ANED, associazione unitaria e rappresentativa di tutti gli ex deportati e dei loro familiari, si ritiene di proporre alle scuole la creazione di uno spazio dedicato alla documentazione di una vicenda di Resistenza o di deportazione, denominato Stanza della memoria, secondo una progettualità già sperimentata in alcuni Paesi europei. L’abbinamento tra l’istituto scolastico e profili umani da valorizzare potrà essere determinato o da un’esplicita e riconosciuta identità dell’istituto scolastico prescelto (l’intestazione della scuola, la presenza di un insegnante o di uno studente colpiti dalla discriminazione ideologica o “razziale”; l’esistenza di lapidi commemorative all’interno o nei pressi dell’istituto) o da una ricerca atta a svelare una traccia di memoria non più attiva.

Saranno bene accette le proposte pervenute spontaneamente anche da scuole delle quali non è particolarmente nota la vicenda storica.
L’obiettivo principale è quello di aiutare i docenti ad avvicinare i giovani alle problematiche storiche, determinando la costruzione di una coscienza storica e di una memoria attiva negli studenti, che prenda le mosse dalla microstoria locale, e dall’esperienza diretta sul territorio e sui documenti d’archivio. In secondo luogo si cercherà di avviarli a un uso consapevole e critico degli strumenti bibliografici. La Stanza della memoria sarà proprio questo: il laboratorio nel quale poter indagare e ricostruire la storia con l’aiuto dei propri docenti e di consulenti esterni, nel quale riflettere e scambiarsi opinioni anche su questioni di attualità che riguardino la violazione dei diritti umani. L’acquisizione di una maggiore sensibilità e consapevolezza storica sarà occasione anche per una celebrazione più idonea e di lunga durata dei giorni del calendario civile nazionale (27 gennaio, 25 aprile, 2 giugno).

La Fondazione fornirà per l’apprestamento di questo spazio: materiale librario, copie di documenti d’archivio, seminari con docenti specializzati e riconoscimenti alle scuole, proporzionate all’adeguatezza dell’attività svolta.

Un primo incontro si è tenuto il 12 marzo alle ore 12 con i docenti della scuola media “Pietro Mascagni” di Melzo.