Fausto Cibra

Fausto Cibra (Spino d’Adda 1923- Sondalo, sanatorio 1956)

foto Fausto Cibra

Fausto Cibra soldato semplice di fanteria inizialmente nel 67° reggimento di Como, svolse la funzione di guardia costiera tra Ragusa, Spalato e Rodi. Fuggito dopo l’8 settembre, fu arrestato a Venezia e, poiché rifiutò di passare alla Repubblica di Salò, fu internato in Germania. Da Kattowitz, nella Polonia occupata, a Magdeburgo, da Magdeburgo a Kirschau, vicino al confine con la Cecoslovacchia, dove rimane fino a pochi mesi prima della fine della guerra, poi da Kirschau a una destinazione sconosciuta, dove fu liberato dall’esercito russo che stava avanzando.
Gli stenti della vita nei campi di internamento ne minarono la salute. Morì dieci anni dopo la Liberazione, per un incidente, mentre si curava nel sanatorio di Sondalo.
Suo fratello Giacomo Cibra fu un noto partigiano attivo nel territorio di Pioltello, ma anche a Milano. Era nato a Lodi il 25 luglio del 1926 e si è spento a Pioltello il 6 luglio 2014, all’età di 87 anni. Poco prima di morire ha donato la sua ricca documentazione all’ANPI di Pioltello e partecipato con noi, il 3 giugno, all’inaugurazione della stanza della memoria dedicata a suo fratello. Fece parte della 3ª GAP, fu compagno di Cesare Bescapè, partigiano di Pioltello, e dei partigiani che furono trucidati al Campo Giuriati a Milano il 2 febbraio 1945: Luigi Campegi, Venerino Mantovani, Vittorio Resti, Oliviero Volpones, Franco Mandelli. Quando la 3ª GAP, ormai decimata, terminò la sua attività, Giacomo, detto Nino, si aggregò all’11ª Brigata Matteotti, della quale divenne vice-comandante. La storia di Giacomo Cibra è in gran parte narrata nel libro I sbarbàa e i tosànn che fecero la Repubblica, Milano, Lupetti, 2006, curato dall’Associazione Oltrelepagine di Pioltello. Una sua testimonianza è anche in Io sono l’ultimo, Torino, Einaudi, 2012, curato da Stefano Faure, Andrea Liparoto e Giacomo Papi.

La stanza è stata inaugurata dal prof. Massimo Castoldi, il 3 giugno 2014, al Liceo Machiavelli di Pioltello. Agli studenti della II E, guidata dalla prof. Laura Carchidi, era stato assegnato il compito a inizio anno, su programmazione del Collegio docenti, di avviare un lavoro di ricerca sulla Resistenza e sulla deportazione nel territorio di Pioltello; il lavoro è stato seguito a distanza dalla Fondazione, che ha fornito materiale didattico e consulenze a scadenze regolari. In occasione del giorno della memoria è stata allestita una mostra sulla deportazione all’interno del liceo. Si è cercato di sensibilizzare progressivamente gli studenti alle tematiche inerenti alla ricerca svolta. Si è donata alla scuola una biblioteca di cinquanta volumi sulla deportazione e sulla Resistenza. Gli studenti hanno partecipato con interesse a tutte le fasi del progetto, segnalandolo ad altri studenti della scuola. Fondamentale è stata la collaborazione di Fiorenza Pistocchi, che era stata, negli anni precedenti, assessore alla cultura del Comune di Pioltello.

Gli studenti della II E hanno elaborato un reading teatrale, che è stato particolarmente apprezzato, soprattutto per la correttezza delle fonti e per la partecipazione nell’interpretazione. Giacomo Cibra, presente all’evento, ci ha raccontato con generosità i momenti più significativi della propria esperienza. La rilevanza dell’incontro e l’importanza delle informazioni ritrovate ci ha indotto a progettare un libro in proposito da realizzare sulle vicende di questi due fratelli.