Print Friendly, PDF & Email

Sono state consegnate alla Fondazione Memoria della Deportazione, con l’atto di donazione del 28 settembre 2017, le carte di Vincenzo Spataro di Trieste, studente, partigiano morto a Gusen (Mauthausen), dalla sorella Barbara Spataro.

Vincenzo Spataro

Vincenzo Spataro, nato a Trieste il 15 novembre 1925, è uno studente universitario quando nel marzo del 1944 decide di unirsi alla lotta partigiana ed entra a far parte della Brigata “Timavo” di Trieste.

Il Comando militare Venezia Giulia (CVL) e la Commissione riconoscimento qualifica partigiani nel 1947 e nel 1948 ne attestano l’attività con documenti ufficiali, presenti in originale nel fondo.

Nel luglio 1944 viene obbligato dalle Forze Armate Tedesche, a prestare servizio presso l’Organizzazione TODT di Pola per lavori di fortificazioni.

Come manovale è assegnato alla ditta Moscheni di Pola, così come documentato dalla conservata carta di obbligazione al lavoro.

Arrestato a Trieste, trascorre forse un breve periodo nel lager di Riemerfeld, un campo di lavoro in Alta Baviera, in Germania, dove riceve alcune lettere dalla madre, delle quali una è conservata.

Viene poi deportato il 10 settembre 1944 dapprima nel lager di Dachau e a distanza di qualche giorno è trasferito nel campo di concentramento di Mauthausen.

Muore il 20 gennaio 1945 a Gusen, sottocampo di Mauthausen.

Il Fondo Spataro

Nel fondo, oltre ai documenti citati, si trovano anche alcune foto del giovane Vincenzo, alcuni ritagli di giornale sui deportati triestini morti nei lager, un dattiloscritto a firma del Comandante della Brigata “Timavo”, nel quale ne è descritta l’attività svolta in Trieste.

Vi sono anche due volumi a cura dell’Associazione Partigiani di Trieste del 1948 e uno del 1995 e alcuni documenti ricevuti dal padre di Vincenzo dai vari Comandi Militari di Trieste e del Friuli Venezia Giulia.