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Isernia, 8 giugno 2020. Si è conclusa una tappa della collaborazione tra Fondazione Memoria della Deportazione, Museo storico della Liberazione di via Tasso a Roma e ISIS Majorana-Fascitelli di Isernia, con la pubblicazione del volume Via Tasso: la disumanità occultata, a cura di Angelica Zappitelli con la collaborazione di Valeria Garofalo, e le prefazioni di Antonio Parisella e Massimo Castoldi, Torre dei Nolfi (AQ), Edizioni QualeVita, 2020.

 

 

 

 

 

 

Il volume è dedicato alla memoria di Giuseppe Mogavero, che ci ha lasciato troppo presto l’11 gennaio 2020 e che questo lavoro aveva ispirato e avviato e «che con la sua profonda conoscenza e passione ci ha fatto rivivere le sofferenze atroci subite nelle stanze di Via Tasso da parte di chi voleva semplicemente libertà. Per sé e per gli altri».

Gli studenti:

Sono stati guidati al Museo storico della Liberazione di via Tasso a Roma.

 – Hanno letto alcuni volumi, tra i quali Orlando Orlandi Posti, Roma ’44. Lettere dal carcere di via Tasso di un martire delle Fosse Ardeatine, Roma, Donzelli, 2004; Ribelle e mai domata. Canti e racconti di antifascismo e resistenza, a cura di Alessandro Portelli e Antonio Parisella, Roma, Squilibri 2016; Gioacchino Gesmundo, Lettere ai familiari, ed. Insieme, Terlizzi (BA), 2007; Id., Testimonianze, ed. Insieme, Terlizzi (BA), 2009; AA.VV., L’opposizione al fascismo nella scuola. Le lotte dei docenti e degli studenti, in Centro Studi Difesa civile, L’opposizione popolare al fascismo, ed. Qualevita, 1996, Torre dei Nolfi (AQ); Massimo Castoldi, Insegnare libertà. Storie di maestri antifascisti, Roma, Donzelli, 2018.

 – Hanno elaborato quanto letto, studiato, visto, creando documenti originali, quali per esempio,

una Rielaborazione, sotto forma di diario manoscritto, del racconto-intervista di Luciana Romoli, una staffetta di otto anni;

una Lettera immaginaria di Gioacchino Gesmundo ai suoi studenti;

una lettera a Pilo Albertelli da parte del nipote adolescente, che scopre la vera storia del nonno grazie alla visita al museo di via Tasso;

una lettera manoscritta che Massimo Gizzio, giovane ferito a morte durante uno scontro, rivolge ai suoi cari sul letto d’ospedale, prima di spirare;

una Cronaca autobiografica di Carla Angelini, liberamente rielaborata dal capitolo Due valorose partigiane romane di Maria Teresa Regard;

una serie di riflessioni scritte sviluppate dai graffiti presenti in via Tasso nelle celle d’isolamento;

alcune altre elaborazioni sul tema della libertà, muovendo dalle parole di Gioacchino Gesmundo, uno dei martiri delle Fosse Ardeatine detenuto a via Tasso, professore di storia e filosofia in un liceo di Roma: «Io sono un apostolo della libertà, la mia esistenza è votata al suo servizio; sono impegnato a tutto fare, tutto osare, tutto soffrire per essa. Fossi io perseguitato e odiato per causa sua, dovessi pur morire per essa, che farei di straordinario? Non altro che il mio dovere assoluto»;

alcune testimonianze di alunni di maestri antifascisti, raccontati nel libro di Massimo Castoldi.

Ne è nato un volume a più voci, interamente scritto dagli studenti. Gli elaborati dimostrano la capacità di trasformare la conoscenza storica, documentata e rigorosa, in un incontro personale con i protagonisti e anche con il complesso di riferimenti, di sentimenti e di ideali che sono emersi dai loro scritti, dai loro racconti e da quanto è stato scritto su di loro.