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Soncino (CR), 29 gennaio 2022, ore 10.00. Il prof. Massimo Castoldi della Fondazione Memoria della Deportazione incontrerà con Silvia Maria Rivetti e Giuseppe Cavalli gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Soncino presso la Sala Convegni ex Filanda Meroni . Sarà anche presente alle ore 12.00 all’inaugurazione della mostra La storia del Generale Guglielmo Barbò.

Guglielmo Barbò

(Dal sito https://it.gariwo.net/giusti/shoah-e-nazismo) Il Generale Guglielmo Barbò di Casalmorano, nato a Milano l’11 agosto 1888, allievo dell’ Accademia Militare di Modena, durante la Prima Guerra Mondiale ottiene la qualifica di Tenente e riceve, in tale veste, una decorazione al valore nel maggio 1916 per il suo comportamento nei combattimenti di Monfalcone. Il 16 settembre 1917 è nominato Comandante di uno squadrone del Reggimento “Savoia Cavalleria”, nel cui ambito guadagna, nel novembre 1918, una seconda decorazione al valore per i combattimenti di Udine.

Profondamente legato a casa Savoia più che al regime mussoliniano, che tollerava dato il suo ruolo nell’esercito, dopo la Grande Guerra ottiene diversi importanti incarichi fino alla nomina a Generale di Brigata nel 1942, quando partecipa alla Campagna di Russia. Assiste così ad episodi atroci che contribuiscono a far crescere la sua profonda avversione per le atrocità perpetrate dai nazifascisti.

Dopo l’8 settembre 1943 si rifiuta di aderire alla Repubblica Sociale ed entra nella Resistenza. Sfuggito più volte all’arresto viene infine catturato e rinchiuso nel carcere San Vittore a Milano, da dove viene deportato in Germania, passando per il campo di Bolzano. Trasferito nel lager di Flossembürg, insieme al suo gruppo della Caserma di Pinerolo, con il quale aveva tentato di sottrarre al comando tedesco le munizioni dopo l’Armistizio, continua nonostante le terribili condizioni di vita nel campo a sostenere i propri compagni fino alla tragica fine, datata 14 dicembre 1944.