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La resistenza ebraica in Europa: presentazione del libro di Daniele Susini


Milano, 29 dicembre 2021. Il 17 gennaio 2022 alle ore 17.30 sarà presentato il volume di Daniele Susini, La resistenza ebraica in Europa. Storie e percorsi 1939-1943, con prefazione di Laura Fontana, postfazione di Alberto Cavaglion, con una presentazione di Massimo Castoldi, Roma, Donzelli, 2021.

Si tratta del quarto volume della serie della Fondazione Memoria della Deportazione per l’editore Donzelli.

 

 

 

 

 

 

 

 

Coordina Massimo Castoldi (Fondazione Memoria della Deportazione)

Intervengono

Daniele Susini (Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea della Provincia di Rimini)

Liliana Picciotto (Fondazione CDEC)

Santo Peli (Università degli Studi di Padova, Comitato scientifico Istituto Nazionale Ferruccio Parri)

L’evento è organizzato da Fondazione Memoria della Deportazione, con Fondazione CDEC e Istituto Nazionale Ferruccio Parri.

 

L’incontro sarà interamente ed esclusivamente online e sarà trasmesso dalle 17.30 sulla pagina Facebook della Fondazione memoria della Deportazione

Il libro

Perché gli ebrei non si sono difesi? Perché non hanno opposto resistenza? Domande come queste sono molto frequenti, in particolare nei ragazzi che si accostano allo studio della Shoah, e l’immagine degli ebrei portati come pecore al macello, vittime inermi della barbarie nazista, è quella prevalente nel senso comune.

L’assoluta necessità di non dimenticare i morti e i campi di sterminio, di fare in modo che la memoria, una volta scomparsi i testimoni diretti, resti sempre viva e vigile, ha fatto sì che le celebrazioni abbiano sempre privilegiato gli esiti dello sterminio senza guardare a cosa fecero gli ebrei in quegli anni in reazione alle politiche liberticide e poi sempre più liquidatorie dei regimi nazista e fascista.

Il libro di Daniele Susini abbraccia il punto di vista delle vittime, che prima di diventare tali in molti casi hanno praticato varie strategie di resistenza.

Dalla resistenza armata a quella spirituale e culturale fino alle innumerevoli forme di salvataggio e autoaiuto attuate nei ghetti e perfino nei campi di sterminio: sono tante le sfaccettature del vasto e potente movimento di opposizione al tentativo di annientamento morale e materiale del popolo ebraico, in particolare nei paesi dell’Est, dove il fenomeno è stato più diffuso e importante.

Guardare agli ebrei come a individui che in forme diverse, minime o esplicite, hanno lottato contro la violenza inaudita e senza precedenti che li aveva travolti aiuta oggi ad arricchire con il racconto di vite attive e resistenti la memoria della più immane tragedia del Novecento, evitando che essa venga ridotta a un tragico bilancio di morti che rischia di scivolare in un passato sempre più lontano dalle giovani generazioni.

L’autore

Daniele Susini, storico ed esperto di educazione alla Memoria, è animatore del progetto «Storia per tutti», che nelle scuole organizza percorsi sui temi della Shoah, della Resistenza, del fascismo e della Costituzione.

Collaboratore del Mémorial de la Shoah di Parigi, è direttore del Museo della Linea gotica di Montescudo e consigliere dell’Istituto storico della Resistenza di Rimini.

Tra le sue pubblicazioni dedicate al tema della Shoah raccontata ai ragazzi ricordiamo Nonno Terremoto. Un bambino del 1938 (Einaudi Ragazzi, 2019).