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Milano, 29 gennaio 2019, ore 18.00. Sala conferenze della Fondazione Memoria della Deportazione, via Dogana 3 MI.

La Fondazione Memoria della Deportazione ha deciso quest’anno di dedicare un incontro, tra storia e testimonianza, agli Internati Militari Italiani.

«Un racconto oltre il silenzio»: laboratorio tra storia e memoria.

La storia degli Internati Militari Italiani e la testimonianza del professore di filosofia Gaetano Garofalo.

Interverranno:

Camillo de Milato

Diego Audero Bottero

Sonia Gliera

Raffaella De Franco

Liboria Garofalo

Coordina:

Massimo Castoldi

L’incontro è patrocinato da ANEI, Associazione Regionale Pugliesi, ANED e ANPI.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’incontro sarà anche occasione per parlare del volume curato da Sonia Gliera, per conto della Fondazione Memoria della Deportazione, Un racconto oltre il silenzio. Dal fronte greco ai campi di internamento del Terzo Reich (PensaMultimedia, 2018) e conferma il particolare interesse dedicato in questi anni dalla Fondazione al tema degli Internati Militari Italiani, grazie anche all’acquisizione del Fondo archivistico di Felice Pirola, del quale abbiamo in questi giorni ultimato l’inventario, comprensivo delle più recenti acquisizioni.

I partecipanti:

Camillo de Milato è Generale dell’Esercito italiano, presidente dell’Associazione Regionale Pugliesi

Diego Audero Bottero (Istituto italiano di cultura di Cracovia) è curatore  della mostra 600.000 volte No – 600.000 razy Nie. Storia degli IMI nel governatorato generale, che è stata presentata in numerose città della Polonia nel corso 2018;

Sonia Gliera (archivista) è curatrice del volume Gaetano Garofalo, Un racconto oltre il silenzio. Dal fronte greco ai campi di internamento del Terzo Reich, pubblicato per conto della Fondazione Memoria della Deportazione (PensaMultimedia, 2018);

Raffaella De Franco (Professore Ordinario di Bioetica all’Università di Bari) è nipote di Gaetano Garofalo, nonché prefatrice del volume;

Liboria (Neuroradiologa, Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Bari) è la figlia cui Gaetano Garofalo ha affidato i suoi ricordi.