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Venerdì 20 gennaio alle ore 17.30, a Milano a Palazzo Isimbardi (Sala Affreschi, via Vivaio n. 1) la Fondazione Memoria della Deportazione, con la Città metropolitana di Milano, l’Istituto di Studi e Ricerche Storiche e Sociali Bonaventura Gidoni e la Federazione Maestri del Lavoro presentano il libro di Livio Zerbinati, Leo e Lucia. Una storia italiana tra fascismo antisemitismo e deportazione, con prefazione di Luigi Ganapini e una “nota milanese” di Aberto Mattioli (Cierre, 2006).

Interverranno con l’autore Beatrice Uguccioni, Massimo Castoldi, Andrea Jarach, Giuliano Pisapia, Carlo Tognoli. Introdurrà Alberto Mattioli.

“Il primo novembre 1944 la polizia tedesca irrompe nello studio dell’avvocato Leo Giro a Milano. Erano ospiti dell’avvocato i coniugi Lamberto Malatesta (valente chimico nel dopoguerra) e Lucia De Benedetti. L’avvocato Giro e Lucia De Benedetti sono arrestati e tradotti a San Vittore, nel braccio controllato dai tedeschi. Inizia per i due – e le rispettive famiglie – l’odissea tragica, comune a milioni di persone incappate nell’ingranaggio dello sterminio antisemita nazista. Il libro contestualizza le vicende di questi gruppi famigliari, descrivendo il loro inserimento nella capitale lombarda. L’economia, la scuola e la vita sociale sono il contesto milanese in cui matura l’affermazione di queste famiglie, allineate senza riserve alle scelte del regime, almeno fino alla tragedia delle leggi razziali e della guerra che scoppia poco dopo”.

 

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