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Milano, 7 febbraio-8 marzo 2019. Un mese con le scuole.  Il prof. Massimo Castoldi, responsabile della didattica della Fondazione Memoria della Deportazione, incontrerà per un mese, con una serie di lezioni e di attività laboratoriali, oltre seicento studenti di alcuni Istituti scolastici della provincia di Milano e della regione Lombardia: Liceo scientifico Giordano Bruno di Melzo (MI); IPSSEEC A. Olivetti di Monza; Istituto d’Istruzione Superiore Statale (IISS) “Giuseppe Torno” di Castano Primo (MI); ITIS Luigi Galvani di Milano.

Melzo

Il 7 febbraio dalle 8.10 alle 12.20 presso la sede del Liceo Giordano Bruno, si svolgeranno due laboratori del prof. Castoldi sul tema Vicende della scuola italiana tra 1919 e 1945, con particolare attenzione ai modelli educativi proposti sia dal regime al potere, sia dagli insegnanti che vi si sono contrapposti.

Oggi l’articolo 33 della Costituzione stabilisce che “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Si ricostruirà il percorso lungo il quale si è giunti a conquistare questo diritto.

Monza / Fondazione

A Milano, l’11 febbraio 2019 nella sala conferenze della Fondazione Memoria della Deportazione, il prof. Castoldi incontrerà gli studenti dell’IPSSEEC A. Olivetti di Monza sul tema delle Ragioni storiche del fascismo e la memoria.

Ricostruite le origini e le ragioni storiche della dittatura al suo insorgere dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, si ragionerà con gli studenti anche sull’elaborazione di una memoria consapevole sugli ultimi anni della seconda guerra mondiale, che ha conosciuto, in Germania e in Italia, percorsi differenti, scanditi da tempi e sensibilità diverse. Dopo decenni di oblio, in Germania si è avviato un processo di recupero dei luoghi della memoria del nazismo e di fondazione di centri di documentazione, nei quali è in atto una ricerca costante sui modi di trasmissione della memoria alla collettività e alle nuove generazioni.

Diversa la storia italiana, che, pur avendo fin dal 1945 elaborato una memoria diffusa dell’antifascismo e della Resistenza, è ancora segnata da reticenze e difficoltà nell’elaborazione di una memoria autocritica, capace di conservare anche il ricordo dei «torti che noi abbiamo fatto ad altri», e che è il contrario della memoria autocelebrativa, e implicitamente autoassolutoria, ancora molto diffusa.

Castano Primo / Fondazione

Nei giorni 15 e 21 febbraio 2019 proseguirà il progetto didattico già avviato con l’Istituto d’Istruzione Superiore Statale (IISS) “Giuseppe Torno” di Castano Primo (MI).

Il 15 febbraio 2019 alle ore 10 presso la sede dell’Istituto di Castano Primo la dott. Lucia Massariello, figlia di Maria Arata, deportata a Ravensbrück, e il prof. Massimo Castoldi incontreranno gli studenti delle classi quinte sul tema Valore storico della testimonianza e rapporto storia e memoria.

Il 21 febbraio 2019 alle ore 10, presso la sala conferenze della Fondazione Memoria della Deportazione, il prof. Massimo Castoldi incontrerà il gruppo di studenti che si recheranno al campo di sterminio di Auschwitz sul tema Deportazioni in Lombardia. Nel pomeriggio i medesimi studenti si recheranno a una visita guidata al Memoriale della Shoah.

Milano / ITIS Galvani

Milano, 8 marzo 2019, ore 10-12. Nell’ambito di un progetto didattico coordinato con tutti gli Istituti della rete Parri milanesi, il prof. Castoldi incontrerà un gruppo di studenti dell’ITIS Galvani con una riflessione sul travagliato percorso storico che ha portato alla definizione dell’art. 10 della Costituzione della Repubblica:

L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.